La rafia
La "RAFIA" si ottiene dalla lavorazione della foglia della palma RAFIA che cresce spontaneamente nel Madagascar.
Questa fibra è abitualmente usata come legaccio in agricoltura e come materiale da intreccio per stuoie, fondi per sedie e particolari tessiture.
La rafia è un materiale naturale che si presta ad un impiego nei più svariati settori.
Attualmente sono prodotte in Madagascar varie qualità di questa fibra che si possono riassumere in: MAJUNGA - TAMATAVE - SAMBAVA - BESALAMPY - MAINTIRANO; queste denominazioni provengono dai nomi delle regioni di provenienza delle fibre.
I tipi MAJUNGA, BESALAMPY e MAINTIRANO sono relativi alle regioni della costa ovest del Madagascar mentre i TAMATAVE e SAMBAVA sono relativi alla costa est dell'isola.
I primi sono a fibra larga soffice e confezionata in matasse; i secondi, sono a fibra ritorta e confezionati normalmente in trecce o in piccole matassine.
Date le sue caratteristiche di resistenza biodegradabilità gradevolezza estetica viene utilizzata nel settore tessile abbigliamento, alimentare.
Trattandosi di fibra naturale e vegetale è al 100% biodegradabile si presta ottimamente per qualsiasi utilizzazione ecologica.
Colorata ancora con sistemi naturali e manuali, mantiene anche nella versione colorata la sua integrità ed utilizzabile in qualsiasi campo.
Con la fibra della rafia si producono anche stuoie denominate "RABANNE EMYRNE ¾" e stuoie tessute con fibre di cotone denominate "JABO".
Dette stuoie possono essere utilizzate per imbottiture di fondi di sedie e abbigliamento; negli ultimi anni lo sviluppo della rafia è avvenuto soprattutto in ambito agricolo, per innesti e legatture, per il giardinaggio, il fai da te.